Gente, lo finii Mi ci sono voluti un po' di tempo e un po' di motivazione extra, ma alla fine ce l'ho fatta.
Da questa breve premessa, avrete supposto che il drama non mi sia piaciuto. In realtà, non è proprio così, io stessa a fine visione mi sono detta:
"Ok, di certo non è il drama dell'anno né il peggiore, ma restando nel range intermedio, mi è piaciuto o no?". Risposta?
BOH! Poi ho cercato di ragionarci, e sono arrivata alla conclusione che causa di tanta indecisione non fu il mio cervello, incapace di formulare un giudizio motivato, ma il drama stesso. Ebbene sì, Signori della Corte, respingo tutte le accuse
e posso dimostrare la mia innocenza!
City Hunter è, infatti, un drama con dei grandi pregi,
ottimi spunti, ma anche un prodotto con diversi
bugs.
Vogliamo dirne uno, il primo che mi viene in mente?
Ebbene, la
"love story"!
Innanzitutto, a me verrebbe da chiedere,
QUALE LOVE STORY??? Perché, ce n'era una?
non mi pare proprio!
Siamo seri, la storia tra Na Na e Yoon Sung è di un'inconsistenza tale, da far sì che il finale inutile e scarno che gli viene riservato sia perfettamente in linea con l'andamento del loro rapporto durante tutte le venti puntate (troppe, detto tra noi)! Ho letto più di un commento negativo sul finale di questo drama, e la cosa mi trova in parte d'accordo. In parte perché, se questi commenti sono riferiti anche alla storia d'amore, allora non li condivido... scusate, cosa vi aspettavate esattamente di più di questo?
Almeno nelle ultime 4 puntate, Na Na si vedrà un totale di 10 minuti scarsi e, ad essere sinceri, non è che quando calcasse con più frequenza la scena, la sua presenza influisse in modo determinante sulla storia, vi pare? Mettendovi una mano sulla coscienza, direste che se non ci fosse stata una love story, il drama sarebbe cambiato di qualcosa? Io dico di no.
Pensateci: Na Na non ha il merito di risvegliare la coscienza e l'umanità di Yoon Sung, dato che il fanciullo ne è già abbondantemente dotato. Non serve a distoglierlo dai propositi di brutale vendetta, perché brutale, negli intenti di Yoon Sung, non lo è mai stata. Non fa neanche da palla al piede, visto che si eclissa dietro un
"ti aspetterò in silenzio e in disparte tutta la vita"!!!
Si limita a farsi rapire o minacciare ogni tanto, giusto per ricordare agli spettatori che c'è anche lei, sia mai se lo dimenticassero
(secondo me può succedere)!
Non so che altro aggiungere se non che questa coppia non mi ha coinvolta, non mi ha emozionata, non mi ha trasmesso niente di niente. Ce l'hanno messa perché altrimenti, senza storia d'amore, non sarebbe stato un drama coreano.
Le alternative per migliorare la situazione erano due a mio avviso:
renderla più intensa (com'è per esempio in
Time Between Dog and Wolf, volendo riallacciarsi ad un drama che ha come tematica principale la vendetta ma che, intendiamoci, con City Hunter non ha
NULLA a che spartire quanto a qualità, profondità di sentimenti e mille altre questioni di non poco rilievo),
oppure eliminarla senza pietà, cosa che avrei molto apprezzato. In fondo, si poteva analizzare maggiormente il rapporto che lega padre
e figlio, "fuorilegge" e società, City Hunter e procuratore... insomma, tutto sarebbe stato meglio di... QUESTO.
Continuiamo però, già che ci siamo, a parlare del finale.
Questo discussissimo.
C'è una cosa che non riuscirò MAI a mandare giù. Nessuno indovina????
Ok, arriviamoci piano piano.
Questo drama sostanzialmente punta il dito sulla
corruzione. Su come questa intacchi la morale anche dell'uomo più retto, di come sia in grado di lederne dignità e valori spirituali, di come possa azzerarne l'umanità e di come, soprattutto, questa vada a braccetto con il potere politico. Attuale come tema, vi pare? Soprattutto universale.
Cambiate le facce, l'ambientazione e
ta-daaaan, potremmo essere in Italia, OGGI. Solo che, come ha giustamente detto Normy, un drama così, in Italia, non l'avrebbero mandato
MAI in onda con questa
nonchalance, in prima serata, su una delle principali reti nazionali... figuriamoci
(e detto tra noi, questo è uno dei grandi meriti di City Hunter di cui parlavamo all'inizio).Tante sono le crudeltà sociali che vi vengono messe davanti, che chi avrebbe il coraggio di sostenere di non essersi, almeno per un attimo, schierato con il Generale?
Ma sì, facciamoli fuori tutti e togliamoci il pensiero!
Più che comprensibile, e di questo sicuramente gli autori devono aver tenuto debito conto.
Ma allora qualcuno mi spiega la logica di
far morire, in modo tanto triste, inutile, privo di senso e di pathos, il
Procuratore?????????
Paliamone!!!!!!!! Il personaggio più positivo del drama, l'ultimo baluardo della legge, che resiste a tutto: corruzione, minacce...
PERCHE'??? Perché questa fine indegna di lui? Che già quando saluta la sua bella, con la promessa di un rinnovato amore, e sparisce lentamente dietro la porta, circondato da quella
maledettissima aura celestiale, è chiaro anche ai muri che lo aspetta un ben misero epilogo!
COME HANNO OSATO???????????????????Una scelta davvero infelice che gli è costata un enorme punto a sfavore per quanto mi riguarda, dato che
avevo giurato al Procuratore amore eterno!
E ora, del finale, resta da commentare il vero epilogo della storia.
Come finisce City Hunter in poche parole?Finisce che chi teneva alla vendetta più della propria vita, il Generale,
muore senza averla portata a termine. Peggio. Senza averla fatta pagare all'uomo che, 28 anni prima, guardandolo negli occhi, aveva giurato di riportare la truppa a casa e che invece s'era poi piegato, come gli altri, a soddisfare il principio del "non avevo scelta",
chi invece voleva vivere serenamente con il proprio padre adottivo, in una ritrovata famiglia felice,
lo vede morire davanti ai propri occhi,
e in tutto questo, farei notare che Na Na, ancora una volta, è la
res inutile E questo è quanto, in buona sostanza.
Che poi, vorrei tanto che gli sceneggiatori mi spiegassero una cosa: tentavano un paragone tra City Hunter e Gesù Cristo?
No perché, alla svolta shock in cui si scopre che non era
Moo Yul il vero padre di Yoon Sung, bensì il Presidente, io sono quasi caduta dalla sedia dalle risate, considerato che con il Generale arriviamo a tre!!!
Ma perché?
Che motivo c'era??? Questo è ciò che si dice ESAGERARE con il draMMMMa, a mio avviso.
Insomma, per tirare le conclusioni, visto che mi rendo conto di stare straparlando,
si può dire che City Hunter cominci alla grande, come molti buoni presupposti,
ma che poi si perda inesorabilmente, solo per il gusto del troppo che stroppia, a ben vedere. Maggiore misurazione e realismo non avrebbero guastato. Detto ciò, si lascia vedere (spegnendo un po' il cervello) e le puntate, specie le iniziali e le finali
(che almeno hanno il merito di non essere prolisse, com'è invece da tradizione coreana), scorrono senza fatica!
Voto?
6!
Edited by Veratre - 15/2/2015, 01:55