Mamma mia, ragazzi... no.
Nonostante
Hyun Bin, NO.
Nonostante quel bellissimo gattino, NO.
Assolutamente NO.
Veramente, va bene l'introspezione,
va bene il silenzio che "parla",
va bene tutto, ma questo film è di una
noia disarmante.
Anche volendolo difendere il qualche modo, è indifendibile, a mio modestissimo parere.
E non è che non comprenda l'intenzione di regista e sceneggiatore... questa calma piatta, fastidiosa anche per lo spettatore, si pone come obiettivo quello di far percepire, per via diretta, quello che la protagonista prova davanti all'apatia del marito che, anche davanti al
tradimento e all'abbandono
non mostra neanche il riverbero di un'emozione, figuriamoci rabbia, gelosia o qualunque umana declinazione di un sentimento che dovrebbe seguire ad una rivelazione di questo tipo, però... mi è sembrato tutto caricato eccessivamente.
O troppo poco, dipende dai punti di vista.
Ho apprezzato qualche bella inquadratura, la fotografia più in generale, e mi hanno stupito tantissimo gli attori nella prima lunghissima sequenza iniziale girata in "one shot", veramente i miei complimenti, ma, a parte questo, spiace dirlo, non salvo nulla.
Voto: 4, perché mi sento generosa.