Ed eccomi qui a commentare Rooftop Price!Ho così tante cose da dire che non so davvero da dove cominciare, non riesco a riordinare i pensieri, quindi vi prego di perdonare la modalità random che assumerà ben presto questo post!
*ci vuole pazienza con i vecchietti arterosclerotici* Credo di aver fatto questa premessa almeno un centinaio di volte, ma lasciate che mi ripeta ancora una volta:
c'è un drama adatto ad ogni momento, ad ogni stato d'animo, ed è fondamentale azzeccare il periodo e cosa ci si appresta a visionare, per poter godere a pieno della visione.
Vi sarà capitato senz'altro di mettervi su un drama, magari osannatissimo dagli altri doramisti, e dopo poco di pensare:
“Che è 'sta roba?” (Eh, quando ci si mette a filosofeggiare si arriva ad una certa profondità di pensiero...
) E poi, per coincidenze astrali e motivi contingenti, mesi o anni dopo, vi sarà capitato di rivedere quello stesso drama, o di riportare alla memoria qualche scena saliente e un flash vi avrà attraversato la mente, un dubbio inquietante:
“Però... a ripensarci, non era così male, aveva il suo perché... diciamocelo, era il drama dell'anno”! Ok, magari qui esageriamo,
ma vi sarà capitata una situazione del genere, giusto? ...ah, no? Be' fa niente, a me è capitata di continuo
Tutto questo per dire cosa? Per dire che Rooftop Prince è stato, per me,
il drama giusto al momento giusto. Ad ogni puntata, ad ogni scena pensavo:
“Whaaa, questo drama mi piace” oppure
“Questa scena è geniale, avrei fatto anche io così!” and so on.
Ecco, ogni fotogramma mi appagava completamente, è un po' come la sensazione che si prova quando si trova, senza sforzo, il giusto posto ad un tassello in un puzzle... bello, no?
E credo che questo sia uno dei motivi (badate bene, solo
uno dei) per cui Rooftop Prince mi è piaciuto così tanto, nonostante abbia degli innegabili ed oggettivi limiti che riguardano in primis veri e propri bug della sceneggiatura, e poi una certa superficialità e un atteggiamento un po' “alla buona” nella gestione di alcuni passaggi.
Facciamo qualche esempio:
che fine fanno le adorabili vicine di casa? Perché, nonostante accennata, la storia d'amore/infatuazione/cotta, chiamatela come volete, tra Song Man Bo e Mimi non viene più portata avanti?
Sarebbe stata un ottimo plot secondario, con possibili gag esilaranti. Ancora:
che fine fanno la prozia e Pyo Taek Soo? Anche al loro destino non viene dato un epilogo. E quale miracolo fa sì che Lee Gak, una volta letteralmente SPARITO dalla galera, goda poi della totale libertà del cittadino incensurato?
Tanto per fare un esempio di “soluzione d'occasione” molto poco realistica.
Ma diciamocelo, che peso può avere tutto questo, se poi il drama, la storia, i protagonisti sanno travolgerti con ogni emozione umanamente contemplabile? Del resto, sono sempre stata una doramista “di pancia”, di cuore: finché le “anomalie” rientrano nel tollerabile, non lascio che la razionalità mi neghi il piacere di un drama, tanto più in casi come questo, in cui l'elemento fantastico e fantasioso viene assunto come presupposto fondamentale!
Ma vogliamo venire al punto? Veniamoci!!!
Rooftop Prince è un drama che appartiene al filone, molto in voga in questo 2012, dei drama a cavallo tra due epoche, la Joseon e la nostra
(vedere Queen In Hyun's man, Faith...), ma fa molto più di questo:
crea un vero e proprio parallelismo tra le due!
Il nostro protagonista si ritrova a raccapezzarsi in una realtà che è in tutto e per tutto diversa dalla sua, se non che, chi la abita e le vicende che vi si sviluppano, sembrano in qualche modo intrecciate, se non legate da un vero e proprio vincolo di causa-effetto, con quelle di trecento anni prima. Capirete bene che la trama non può essere proprio la cosa più banale che esista. E infatti non lo è.
La situazione iniziale, il
momento “zero”, mette le fondamenta della storia, e apre delle questioni che verranno risolte completamente solo all'ultima puntata, ma che, durante l'avanzare della storia, si sviluppano piano piano, in un crescendo che rimane sempre coinvolgente e al quale lo spettatore (almeno io) cerca di dare continuamente delle risposte.
Perciò, da questo punto di vista, ho trovato
la struttura del drama molto ben pensata e realizzata; sopra questa impalcatura solida, vengono poi posati, con leggerezza e maestria, tutta una serie di personaggi: alcuni totalmente esilaranti, alcuni assolutamente detestabili, ma tutti, a modo loro, con un forte ascendente.
I
Joseon ranger hanno il compito, magistralmente svolto, di alleggerire gli stati d'animo, non solo dello spettatore, ma anche degli stessi protagonisti! Personalmente li ho amati tutti incondizionatamente, con forse una leggera propensione verso Song Man Bo
(Lee Min Ho, t'amo!), ma insomma, danno colore alla storia e nel loro piccolo subiscono anche un'evoluzione (soprattutto dal punto di vista delle capacità tecnologiche
)!
Ci sono poi il gatto e la volpe, ops... volevo dire Malefica e Magiafuoco, ri-ops... l'anticristo e Mefistofele... aaaaah, insomma,
Se Na e Yong Tae Moo! Scusate eh, ma si assomigliano talmente tanto, che è facile confonderli, abbiate pazienza!
Seriamente. Dove si sono visti due esseri capaci di tanta malvagità? E in grado di attirare tutto l'amorevole astio di questo mondo ma soprattutto del mio cuore? Che Kami-sama li seppellisca entrambi!
Se Na in particolare rasenta l'inumano e il personaggio monodimensionale, perché agisce non tanto per soldi, non tanto per brama di potere, non per amore, non per passione, insomma, non per ottenere qualcosa ma, assurdamente, in “negativo”: per privare di quel qualcosa (di qualsiasi cosa) la sorella, che tutto sommato non è che le avesse ucciso il cane, dato fuoco a casa, tagliato i capelli alle Barbie...
insomma, non è che avesse fatto niente di tanto atroce da meritare un tale e cieco rancore. In certi momenti non ho potuto fare a meno di trovare il personaggio di Se Na, oltre che odioso, è chiaro, anche poco realistico proprio per questo! Per lo meno Yong Tae Moo agisce secondo ragione, anche con una certa astuzia a dirla tutta. Certo, è subdolo e terrificante, ma almeno razionale e supportato da una motivazione forte! Come dire, Se Na è la cattiva delle cattive per non si sa bene quale ragione. Singolare, non credete?
Ma basta angosciarci l'animo con questi due avanzi di palude putrida, consoliamoci con dello zucchero vero,
i due protagonisti!!!
Quante emozioni mi hanno saputo regalare, è incredibile! Ho amato l'evoluzione del loro rapporto: le parole taglienti, gli sguardi di sfida, il tollerarsi appena, che lentamente si sono trasformati in affetto, sentimento, amore con la “a” maiuscola! Yoochun interpreta l'uomo di Joseon in maniera assolutamente spettacolare, ed è un mago con i personaggi all'apparenza rigidi, ma in fondo capaci di grandi slanci emotivi e persino ironici e lei l'ho trovata incantevole e sempre determinata, non come il 99,9% delle protagoniste coreane, che partono in quarta e poi finiscono a fare gli orpelli inutili, totalmente in balia di eventi e lacrime; fino all'ultimo Bak Ha sa ciò che vuole e lotta per ottenerlo, anche quando questo significa essere più forti di un destino ineluttabile. L'ho trovata fenomenale in tutti i sensi!
Ed ora veniamo al finale. O meglio,
puntata 19 + finale.
La 19, la distruzione. Il pianto inconsolabile che ha allagato la mia tastiera. Quando lui
scompare tra le braccia di lei, dopo lo scambio delle promesse, dopo il bacio, giuro che avevo il cuore a pezzi.
E' stato un momento davvero intenso che, nonostante il dolore e la sofferenza, ho apprezzato. E' più forte di me, di questo drama ho apprezzato tutto, anche i momenti “peggiori”. E non fa eccezione il finale. Come Normy l'ho trovato l'unico possibile, l'unico praticabile e sinceramente neanche
tanto triste. Certo, vedere il Principe mangiare le caramelle e l'omurice nell'era Joseon mi ha intenerita da morire, alla fine lui è rimasto davvero solo, ma la loro coppia in qualche modo sopravvive al tempo, alla distanza, e rivive in Bak Ha e Yong Tae Yong, perché io sono del partito per cui quello nel finalissimo è lui, risvegliatosi dal coma, come conferma la cartolina con il nuovo disegno, e non il Principe redivivo. Semplicemente era destino che lui e Bak Ha si incontrassero in questa epoca e si amassero... lo trovo, a dirla tutta, incredibilmente romantico!
Detto tra noi, anche io prediligo i "lieto fine" quasi a tutti i costi, ma questo finale, sebbene un po' amaro, è perfetto per il drama, che in fondo è esso stesso l'equilibrio perfetto tra dolcezza (tanto cara al Principe) e un po' d'amaro...
c'est la vie!Lo consiglio a tutti quelli che ancora non l'hanno visto.
Voto 8+