Ed eccomi qui a commentare The King 2 Hearts.
Mi è capitato spesso di trovarmi a fare una
premessa pre-commento, a volte necessaria,
spesso altre futile e logorroica,
e siccome
amo le tradizioni - l'albero di Natale l'8 dicembre, i bisbocciamenti post-esame e altri rituali tribali propiziatori - non mi smentirò neanche stavolta!
La premessa è:
ho cominciato The King 2 Hearts reduce dalla visione di Faith.
Questo può significare tutto, o può non significare niente. Ma chi ha avuto
il coreaggio il piacere di leggere il mio commento a riguardo, forse avrà capito dove voglio andare a parare.
Faith mi è piaciuto? Direi di no.
Faith mi ha lasciata talmente insoddisfatta, talmente inappagata, che prima di cominciare The King 2 Hearts, ero quasi tentata di rivedermi
Time between dog and wolf per la 18esima volta per rifarmi un po' lo spirito!
Poi ho dato un'occhiata alla mia infinita lista di drama da vedere e la razionalità ha preso il sopravvento:
avanti il prossimo!
E il cervello, per una volta, ha vinto sul cuore, quell'eterno nostalgico!
The King 2 Hearts mi è davvero piaciuto.
Non solo come
"cura" alla "delusione Faith"
ma in senso assoluto, quindi addio premessa.
Ma di cosa parla questo drama? Chi è il "
re dai due cuori"?
Non è cosa che si possa spiegare in due parole. O meglio, si potrebbe anche, in modo del tutto asettico, facendo un'estrema sintesi degli eventi, ma secondo me The King 2 Hearts è molto di più della storia di un immaginario re sudcoreano e di una donna ufficiale della Corea del Nord: è la storia di un amore che nasce su una zona demilitarizzata larga 4 chilometri che si trova in corrispondenza del 38° parallelo e che divide geograficamente, politicamente ed economicamente le due Coree. Non Cina e Russia, non Germania e Austria, non Canada e USA, ma Corea e Corea. Un popolo che fino alla fine della seconda guerra mondiale era unito ed unico.
Nel drama viene ripetuto spesso:
"siamo l'unico paese al mondo ad essere diviso"...
Personalmente, il rapporto Corea del Nord - Corea del Sud mi ha sempre incuriosita molto. Intendiamoci, il drama non è certo il modo migliore per farsi un'equilibrata e ragionata opinione politica, ma se non altro magari desterà l'interesse di qualcuno, chissà.
Tornando a noi,
il rapporto Nord-Sud è senz'altro il tema principale della storia. E sono d'accordo con Normy quando dice
CITAZIONE (Noraya-chan @ 5/11/2012, 15:43)
è davvero complicato secondo me affrontare l'argomento senza avere il timore di offendere, anche senza volerlo, l'una o l'altra "cultura". Secondo me sono stati bravi a mantenere sempre un certo equilibrio
A me, spettatore medio, non sufficientemente informato,
The King 2 Hearts ha dato sempre l'impressione di mantenersi in quel limbo non politicamente schierato che è tipico di una storia al confine con la favola.
Anche la scelta di mettere a capo della Corea del Sud un re che non esiste, una monarchia immaginaria, indirizza immediatamente in questo senso.
E' vero, The King 2 Hearts non è il solito drama commedia/tragedia romantica: è un drama che si cala in un contesto politico ben delineato e non facile, ma non ha mai la presunzione di apparire coerente (con la realtà politica), tantomeno storico, tantomeno critico.
Allo stesso tempo però non credo lo si possa tacciare di "leggerezza", perché seppure gli eventi sono immaginari, i sentimenti trasmessi, la tensione quasi tangibile di alcune scene, sono assolutamente reali. Reali nella percezione dello spettatore, è chiaro, ma non è forse questo lo scopo di un prodotto mediatico?
Non reputo il drama superficiale perché è indubbio che, al contrario di noi, il popolo coreano - e quindi gli stessi autori, gli attori e tutto il cast - risenta nella vita quotidiana del rapporto con "il fratellino problematico del Nord".
Mi sono andata ad informare, cosa credete? Lo sapete? La Corea del Sud e la Corea del Nord, tecnicamente, sono attualmente in guerra. Ciò che garantisce la tranquillità è solo un armistizio, non un vero e proprio trattato di pace.
Quindi io credo che l'intento dietro a The King 2 Hearts sia quello di raccontare, a mo' di favola, una storia realissima e terribilmente complicata.
Nelle prime puntate -
che ho letto qua e là essere risultate per molti le più noiose - sono state per me invece estremamente significative. E' lì che, più che nel resto del drama, viene presentato il contesto politico: viene mostrato l'approccio reciproco tra coreani al di là e al di qua della linea demilitarizzata, vengono palesati pregiudizi, sospetti, ma anche la voglia di "toccarsi", il desiderio di incontrarsi a metà strada e di ritrovarsi, che sono poi il fondamento sui cui poggia tutta la storia.
Il secondo tema principe, è
l'amore tra il compagno Lee Jae Ha e Kim Hang Ah.
Che dire, mi ha emozionata. Sin dall'inizio, da quando si poteva parlare di tutto, meno che di amore
Siamo sempre nelle prime puntate ed è lì che ci vengono mostrati la Hang Ah ufficiale, rigida, severa, ma anche la Hang Ah sognatrice, donna piena di speranze e in cerca dell'amore, e il viziato, irresponsabile, immaturo - ma pur sempre divertente - principe Jae Ha. Li separano due caratteri agli antipodi, due universi paralleli e più di 70 anni di divisioni, guerriglie e odio mal celato.
Be', i presupposti per un grande amore romantico, non vi pare?
Com'è scontato, nel corso delle puntate i due si avvicineranno, prima per convenienza, poi per un legame sincero spesso messo a dura prova, finché non arriveranno ad essere una cosa sola... in tutti i sensi
The King 2 Hearts ha un grandissimo merito: dei
personaggi che conquistano. In alcuni casi non in maniera positiva - è meglio che vi prepariate sin da subito ad inquietantissimi giochi di magia
- ma la maggior parte di loro vi farà innamorare, vi commuoverà, vi regalerà un oceano di emozioni.
Volendo lasciare per un attimo da parte i due protagonisti, saranno almeno tre a farvi sognare: il
re Lee Jae Kang, la
principessa Lee Jae Shin e il
capitano delle guardie reali Eun Shi Kyung. Sono i pilastri della storia, sono l'umanità e la tenerezza, la disperazione e il dolore, l'amore e la fede.
The King 2 Hearts, come le migliori favole,
ha una trama che si sviluppa linearmente.
Sicuramente qui e lì ci sono delle falle, il drama non è perfetto detto tra noi, ma ad ogni azione consegue una reazione logicamente - nell'ottica del drama - giustificata. Da A a B, da B a C e così via. Come ho detto prima, volendo ridurla all'osso, la trama è quasi banale, ma questo aiuta il drama, invece di penalizzarlo, perché di fatto tutto è basato, più che sugli eventi, sui sentimenti, sulle emozioni, che sono stati, per mia gioia, moltissimi!
Concluderei con una riflessione:
CITAZIONE (Noraya-chan @ 5/11/2012, 15:43)
Poi diciamocelo... Fiorello è un grande a recitare!!!
Ecco sì,
Lee Seung Gi è stato bravissimo. L'avevo fino ad ora visto solo in
My girlfriend is a Gumiho, drama carino ma senza grossi "impegni" recitativi. Qui la musica è tutta un'altra e lui la suona meravigliosamente: è sempre a tempo, sempre in perfetto equilibrio tra
forte e
piano. Espressivo, emozionante ed intenso. Niente occhi vuoti e sgranati ad ogni scena catartica, ma una recitazione fatta di sfumature che per me ha decisamente impreziosito il drama
Insomma, il mio consiglio è quello di vederlo, assolutamente! Magari alternato ad un drama "leggero"!
Voto:
8Edited by Veratre - 27/1/2013, 15:38