E per la serie
"Il sabato sera io e Sara lo passiamo a vedere film molto molto brutti" , sono di nuovo qui per commentare la seconda puntata di questa appassionante
sega saga.
Ebbene sì, non paghe della cocente delusione della settimana scorsa, oggi abbiamo voluto nuovamente testare la nostra pazienza, il nostro livello di attenzione e, non da ultimo, il nostro stomaco.
Certo, stavolta eravamo certe di avere un bel paracadute ad attutire la caduta perché, qualunque fosse stato l'esito, noi avremmo goduto in ogni caso della vista paradisiaca del culo di Lee Joon. E non mi pare proprio poco, poco.
Però neanche abbastanza.
In ogni caso, rispetto a
Come rain come shine, almeno le DOTI erano in bella vista, illuminate e in primissimo piano.
Scusate la frivolezza di questo commento, ma veramente... che altro si potrebbe dire?
Non so cosa ne pensiate voi, ma a me è parso di una banalità disarmante: argomento trito e ritrito, e sceneggiatura volutamente a salti, ma... fin TROPPO a salti. Non c'è neanche l'ombra di una connessione logico-temporale tra una scena e l'altra! Si fa una fatica enorme a seguire e, per quanto metaforico e "di rimando", non sta scritto da nessuna parte che i buchi della trama li debba riempire sistematicamente lo spettatore con la propria fantasia.
Insomma, una trama banale poggiata su un'intelaiatura fragilissima, che ha lasciato apprezzare solo le doti di Lee Joon (e non parlo solo di quelle fisiche): così come in Gap Dong, mi è piaciuto molto in un ruolo altrettanto "instabile"... decisamente sa come calarcisi, ed è sorprendente se si pensa a come è Lee Joon nella realtà ---> un idiota totale
Vabbè, se volete un consiglio, risparmiatevi la visione integrale, potete tranquillamente aggiungere qualche "salto" voi e passare di volata sulle scene più... emh... interessanti
Voto:
4,5