| Visto. Un drama che nel suo insieme mi è piaciuto devo dire e che raccoglie i frutti della visione proprio alla sua conclusione. Esula un po’ da tutto quello che siamo abituate a vedere normalmente e l’unico altro drama al quale mi sento di paragonarlo è La Dolce Vita, che rimane comunque nettamente il mio preferito tra i due. Non hanno la medesima storia, sia chiaro, ma hanno elementi comuni.
Nel caso di Secret Love Affair, senza volermi dilungare troppo sulla storia, il succo dell’argomento trattato è sostanzialmente un percorso, il percorso della protagonista verso la rinascita. Intrappolata in mondo di “falsità”, arrivata a vendere “la sua anima” per servire/inseguire un mondo di agiatezza, di status sociale, di apparenza, arriva ad incontrare un giovane molto talentuoso che vive con passione e impetuosità la musica. Esprime con semplicità e spontaneità le sue emozioni, non è malizioso e ancora innocente. Nell’innamorarsi di lei si ritrova letteralmente a schiantarsi contro un mondo fatto di falsità, arrivismo e corruzione. Un personaggio che non snatura mai se stesso nel corso della storia, e che nell’evolversi della loro relazione, una relazione vera e propria (senza giochetti doramici) e ben presto “compresa” da tutti, interagisce in modo quasi perfetto, maturando un po’ alla volta e barcamenandosi come può in questa fitta trama di intrighi “tra adulti”.
In tutto questo c’è lei, la protagonista, il cui approccio verso di lui si modifica via via che la storia prosegue. Inizialmente attratta dal suo talento, dal rivedere in lui se stessa, dalla semplice attrazione fisica, man mano che si frequentano ne rimane sempre più coinvolta, ma è la semplicità, la schiettezza e la “libertà” di lui che smuove per sempre qualcosa dentro di lei. Ed è alla fine che arriveremo a comprenderla veramente, in tutta la sua interezza e in tutti i suoi pensieri.
Per questo motivo, è una drama che va assolutamente portato a termine per averne piena comprensione. E’ un drama che ha una sua lentezza, con scene a tratti quasi “fotografiche”, ma con delle musiche meravigliose!
Per quanto riguarda i sottotitoli, se quelli inglesi sono buoni e se si è in grado di leggerli con facilità, usate decisamente quelli, gli italiani sono davvero ostici per quanto riguarda la parte “fondi neri/intrighi finanziari”, e comunque, in generale, richiederebbero sfumature un po’ più mature nella traduzione, sia in termini di vocabolario che di contesto, quindi in questo senso il drama è stato assai penalizzato purtroppo.
Fino alla 10 offre il suo massimo a livello di curiosità, per poi cambiare un po’ registro e spendere gli episodi successivi verso la sua corsa all’epilogo.
A conti fatti, non saprei dire se ve lo consiglio o meno, credo che sia una di quelle visione che “va scelta”, alla cui base ci sia la volontà/curiosità di vederlo. Senza contare che diventa fondamentale provare empatia per la coppia, altrimenti temo diventi una visione piuttosto difficile.
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