Finito.
Ve lo dico sinceramente, così, a bruciapelo:
a me questo drama è piaciuto.
M'è piaciuto e mi mancherà il "dottore straniero".
Partiamo da una considerazione: a me il genere medical piace. E' sempre piaciuto, in quasi tutte le sue forme. A partire da
ER, continuando con
Grey's anatomy e passando anche per le più improbabili declinazioni asiatiche del genere (vedi
Code Blue et Sacro Ovino).
Mi sembra una premessa doverosa da fare, visto che, leggendo qui e lì sul web, in molti hanno tacciato il drama di essere un po' ripetitivo e un po' troppo incentrato sull'aspetto medico/chirurgico. Ecco, io ne avrei voluto anche di più, per dire.
Non l'ho trovato eccessivo, visto che, di fatto, gli interventi chirurgici non sono più di cinque... o giù di lì!
Però ecco, quando e se deciderete di vedere questo drama, tenete presente che questo aspetto è presente, anche se, a mio avviso, non particolarmente preponderante... ho visto di "peggio", in tal senso.
Premessa fatta, veniamo a noi.
Doctor Stranger, come molti hanno detto, parte col botto; le prime puntate sono veramente concitate, succedete letteralmente di tutto e a cambiare non è solo il momento temporale in cui si svolge la storia, ma anche il luogo geografico: Corea del Sud, Corea del Nord, Ungheria e ancora Corea del Sud. Tutta questa prima parte, che si potrebbe definire "introduttiva", di introduttivo, nel senso di lento avvicinamento al focus della storia, non ha proprio nulla. Fiato sospeso e tanta, tanta emozione (e anche alcune lacrime di commozione, ad onor del vero).
In quella che potremmo definire la seconda parte del drama, si entra invece nelle vicende dell'ospedale, più propriamente mediche, e la cosa che ho apprezzato è che, al contempo, vengono portate avanti simultaneamente tutte le problematiche e le questioni iniziate nelle puntate precedenti... insomma, non è un drama a compartimenti stagni, ma sia i personaggi che le situazioni si evolvono e si muovono su piani paralleli che in più di un'occasione entrano in connessione tra loro.
C'è così la "questione Corea del Nord", la questione "Jae Hee" (scusate il linguaggio criptico, ma almeno vi evito gli spoiler), la rivalità tra Hoon e Jae Joon, il primario di cardiochirurgia dell'ospedale, il piano amoroso, e quindi le dinamiche che coinvolgono i sentimenti dei protagonisti, e c'è anche la vendetta di un cavaliere...
Insomma, ad annoiarmi io non mi sono annoiata proprio per niente.
Si potrebbe discutere, sopratutto nell'ultima mal confezionata puntata, del realismo di alcune scene di inseguimento, di interventi ad occhi chiusi et similari, ma sapete anche che, nel momento in cui ci mettiamo a guardare un drama, non possiamo aspettarci un racconto di stampo verista che neanche Verga.,. o mi sbaglio?
Coreanate? Sì, qualcuna.
Trama assurde con conclusioni che non stanno né in cielo né in terra?
Per quanto mi riguarda a scadere in tal senso è solo l'ultima puntata, veramente fatta
ad sommum cazzum, che però non è bastata a non farmi apprezzare questo drama schifato e odiato da molti.
Ci sono troppe scene bellissime, troppi momenti emozionanti e di assoluta suspance e poi... Lee Jong Suk è qui veramente straordinario! La sua recitazione è a tratti incredibile, mi è piaciuto tantissimo! Neanche quell'incapace di Jin Se Yun (grazie, a proposito, per aver fatto cagare anche in Bridal Mask...) è riuscita a rovinare il quadro generale delle interpretazioni, che anche nel caso di Kang So Ra è stata nettamente al di sopra della sufficienza!
Ci sono solo due cose che mi hanno fatto storcere un po' il naso, ultima puntata esclusa.
L'amore a tutti i costi di Hoon per Jae Hee - ovvero l'insopportabile attaccamento morboso del coreano doramico medio al primo amore, anche se lei è un peso morto insopportabile - e il fatto che, a mio modestissimo parere, Hoon poteva essere un personaggio più tormentato, in virtù di quanto accaduto in Corea del Nord e delle cose orrende e disumane che era stato costretto a fare. Intendiamoci, adoro il fatto che il suo personaggio abbia degli aspetti di apparente assoluta frivolezza, ma proprio per accentuare il contrasto, gli avrei fatto vivere un dilaniamento interiore più intenso, perché laddove questo aspetto è venuto fuori, Hoon ne ha guadagnato di spessore e credibilità!
Però, comunque... Lee Jong Suk, che fenomeno!!!
Ah, l'ho già detto? Va be', di nuovo!
Insomma, come spesso mi accade, mi trovo controcorrente rispetto all'opinione generale
a questo punto dubito fortemente del mio giudizio e dei miei gusti... però se vi fidate, io il Dottore Straniero ve lo consiglio di cuore
Voto
7,5