Ed eccomi qui, a visione terminata (ad orario improbabile, considerando la sveglia di stamattina alle 6:00
)!
Il commento però, seppure a mente fredda, mi coglie un po' impreparata, o almeno confusa.
Di base Healer mi è piaciuto, tanto anche direi.
O meglio, ci sono cose che mi sono piaciute tantissimo, da salto della sedia, sorriso ebete e favoleggiamenti mistici... altre assai meno.
La più eclatante? Il finale.
E' vero che nel finale dei drama coreani lamentiamo sempre prolissità e meroleggiamenti non richiesti ed estenuanti e che spesso, se potessimo, prenderemmo la pellicola di un drama per farne un simpatico taglia e cuci votato alla sintesi, ma... qui si esagera!
Ma come, dopo un drama che presenta una quantità non indifferente di personaggi e situazioni (sviluppatesi nell'arco di oltre un ventennio, per giunta) questo è quanto? Capisco l'intento chiaro di lasciare il non detto all'immaginazione dello spettatore, ma non posso farci niente, la mia sensazione all'ultimo minuto della ventesima puntata è stata che, come minimo, poteva starci un'altra mezzoretta, se non un'intera puntata di "scioglimento dei nodi".
Non so... amaro in bocca e sensazione di incompiutezza, non saprei definire altrimenti.
Il secondo elemento negativo (voglio togliermi tutti i sassolini all'inizio per lasciare il meglio alla fine) è stata LEI. Però aspettate, voglio spiegare: il personaggio di Chae Young Shin è un bellissimo personaggio, anni luce distante dalla protagonista coreana media (accollo inenarrabile e rumore stridulo di unghie sulla lavagna): è forte, propositiva, indipendente, coraggiosa... proprio da applausi in certe scene. Ahimè Park Min Young non sempre le ha reso giustizia, a mio modesto avviso. Non che la sua interpretazione sia stata da buttare via, in questo caso il giudizio complessivo del drama non sarebbe stato così positivo, ma comunque certo non è il valore aggiunto di Healer, mettiamola così.
E ora veniamo alle dolci note
Dunque, in giro, non solo qui ad onor del vero, ho letto veri e propri tsunami di fangirlismo: estatici commenti alla figaggine di lui (e non è assolutamente mia intenzione darvi torto
) e alle scene d'aMMMMore (e anche qui ci sarebbero da scrivere pagine e pagine sulle tante scenette romantiche che la coppia di protagonisti ci ha regalato
), così avevo un po' paura che tutto questo fumo negli occhi - meraviglioso fumo, sia ben'inteso - fosse stato messo
ad hoc per nascondere una trama debole, come a volte (facciamo anche spesso) accade.
Invece il drama regge, la storia è abbastanza solida
(maledetto finale, tu possa essere cancellato e riscritto da una scimmia urlatrice, verresti sicuro meglio) e coinvolgente, anche se non il top dell'originalità.
Inoltre, come già detto per Chae Young Shin, i personaggi sono ben caratterizzati
anche se, pure qui... è stata una grossa pecca, a mio parere, non indagare maggiormente la follia di Kim Moon Sik, sia nella declinazione della sua ossessione per Myung Hee, sia nel suo rimorso per l'aver occultato la vera causa di morte degli amici e la scomparsa della piccola Chae Young Shin. Anche se in entrambi i casi lui resta spettatore silenzioso di queste tragedie e non ne è il diretto responsabile, il rimorso lo porta alla pazzia, e sarebbe stato bello poter approfondire questo aspetto.
Personalmente ho avuto una predilezione per Kim Moon Ho e il suo personaggio così determinato a mettere a posto ciò che il fratello aveva distrutto.
Forte, coraggioso e tutto sommato generoso... avrebbe potuto vivere una vita agiata e tranquilla, invece ha deciso di seguire la voce dell'infanzia che chiedeva giustizia per i suoi "zii" e i suoi "nipoti". Adorabile
...
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E poi, sì, sì e ancora sì.
Ji Chang Wook, bello de casa, quanto sei figo!
Oh, bisognava dirlo questo.
Che sia col capello lungo e selvaggio di Baek Dong Su o con l'occhiale nerd di Bong Su, sempre MOLTO figo resta! Gioia per gli occhi!
Ebbene, tirando le somme, per me è il voto è
8-Spiegazione: 10 no perché 10 si dà solo a Time between Dong and Wolf, 9 no perché un punto glielo tolgo per il cessofinale, il - è all'interpretazione di Park Min Young, non perfetta.
La matematica non ci tradisce neanche stavolta!