Finito oggi.
Per semplificarmi la vita, metto direttamente il commento che pubblicherò su Tumbrl.
Perdonatemi, ma altrimenti ci metto altre 3 ore.
Oguri e Toma tornano in grande stile dopo quel mezzo capolavoro di Hanakimi - e solo chi l'ha visto sa quanto Hanakimi sia speciale - in una storia coinvolgente e drammatica.
Un drama investigativo/thriller che costringe i due attori a cimentarsi con ruoli abbastanza complessi in una storia mai prevedibile.
Non starò qui a scrivere la trama perché esiste Mydramalist, ma è proprio da qui che voglio partire. Ouroboros mette in campo un architettura articolata e piena di colpi di scena, gioca con lo spettatore portandolo appositamente spesso fuori strada. Vuole stupire...e ci riesce.
Nella chiusura della puntata dove Hibino muore, Tacchan viene ripreso dalla telecamera, con la pistola spianata verso il corpo ormai a terra del padre della lead. Ergo, è stato facile pensare che Tacchan avesse ucciso l'uomo, d'altronde la scena non sbaglia. Ma nella puntata successiva, tramite i ricordi della testimone, si capisce come Tacchan non avesse avuto bisogno di tirare fuori la pistola, poiché al suo arrivo, Hibino era già morto e la testimone fatta svenire. #sherlockscostate
é quindi chiaro come la serie abbia giocato con lo spettatore, facendogli venire dubbi e indirizzandolo su strade, per poi virare improvvisamente. Ovviamente, ho adorato questo escamotage.
Ma allo stesso tempo, ho dovuto prestare massima attenzione nello svolgimento della storia, aggravata anche dal fatto che la trama sia stata costruita a mo' di puzzle e che quindi non si avranno tutti i pezzi prima che sia finita tutta la storia. Storia che a mio parere, contiene forse troppa carne al fuoco:
polizia, servizi segreti, mafia, i tre detective, i 4 dei servizi segreti di 20 anni prima, i tre tizi dell'orologio d'oro, la sensei, la Zero, il chirurgo, la figlia del chirurgo, la lead...Ikuo che si rivela essere il figlio del villain della storia. #aiuto
Ma tutto sommato, la serie gestisce abbastanza bene il tutto.
Altra cosa che ho adorato è la dicotomia, detta semplice, tra bene e male. Bianco e Nero, morte e resurrezione... esemplificato nell'Ouroboros della storia.
La serie sviscera questa tematica
mostrando i due lead - Ikuo e Tacchan - essere fondalmentalmente due bravi ragazzi che sviano dalla retta via in nome della vendetta. Mi è piaciuto come Ouroboros abbia trattato i due lead, non santi nè peccatori dimostrando il celebre detto :-" non esistono persone cattive o buone. Ma persone che compiono atti buoni o cattivi."
A questo proposito, due parole su Ikuo: ad una certa la sua storyline sembrava condurre verso una vita pacifica insieme alla lead. Mentre lei pontificava come conquistare ogni angolo della casa del lead, io tremavo... terrorizzata che la serie cadesse nel buonismo. Sarebbe stato facile attirare Ikuo nella "trappola" della pace spinto anche dall'amore per la lead.
Fortunamente - Ouroboros ti amo - il finale mi ha tranquillizzato sul versante del buonismo, chiudendo la serie nel modo più giusto, poetico e straziante che potesse fare.
Altra cosa che mi è piaciuta è stata la presenza, la recitazione e i personaggi di Mishima e Shinichi. Oltre ad avere già visto recitare insieme questi attori in Karamazov No Kyodai, i loro characters mi hanno ampiamente soddisfatto. Apro tra l'altro parentesi sul fatto che
Shinichi fosse il miglior detective di Tokyo: se non ci fosse stato lui potevano chiudere la Polizia.
Ovviamente in questo gran cast, la stella che per me brilla più di tutti è Oguri - che è l'unico che mi ha fatto piangere verso il finale - che si conferma come sempre un "mastino" della recitazione.
Andiamo ora alle cose meno piacevoli: primo fra tutte,
le visioni/emicranie di Ikuo. Usate a mo' di Deus Ex Machina, queste visioni non solo sono state ripetitive ma spesso sono state usate per mandare avanti la trama. Tramite loro, i due lead ricevono indizi e aiuti e onestamente questa cosa non mi ha fatto morire.
Altra cosa, riguardo il villain finale.
Il padre di ikuo per intenderci. Tralasciando che questo non è un uomo ma una bestia...il poco tempo dedicatogli nella puntata finale non mi è bastato per interiorizzare e comprendere questo personaggio: smercia bambini come fossero biglie, lascia Ikuo all'orfanotrofio, ingiunge la Sensei a sparare a figlio, ordina di uccidere valanghe di gente ( la popolazione giapponese dopo quest'uomo si sarà ritrovata dimezzata), tenta di coprire i suoi crimini uccidendo altra gente e solo una volta sgamato...confessa. E non perché pentito ma solo perché la verità sarebbe uscita a breve.
Dice la verità alla famiglia, promette il suo licenziamento e tutto senza un briciolo di rimorso. Eh no, il pararsi di fronte al figlio non lo passo. L'idea che il villain finale fosse uno psicopatico, non lo avevo tenuto in considerazione. XD
Il dramma è che questo personaggio pare bipolare. E la serie per me gli dedica poco spazio e troppa poco introspezione perché io possa capirlo e comprenderlo: gioca a baseball con Ikuo da piccolo e qualche anno dopo dice alla Sensei di ucciderlo... O_O
E poi veniamo alla sensei, figura cardine dell'intera serie.
Lo dico subito, avrei preferito che la donna fosse stata davvero cattiva. E lo sò, sono una persona orribile, ma l'idea che facesse il suo dovere, sicuramente controvoglia e che poi si pentisse e successivamente chiedesse aiuto a Hibino, mi piaceva di più che avere un personaggio bianco sin dall'inizio. Una povera vittima, ignara di quello che accadeva all'orfanotrofio e resa così un simbolo.
inutile dire che la mia preferenza, verte unicamente sul fatto che se fosse andata come dico io, ci sarebbe stato molto più conflitto e tensione.
VOTO: 7.9
Vi ringrazio tantissimo per i sub e per avermi dato la possibilità di poterlo vedere!