EPISODI 10 E 11Eccomi anche io, reduce (e non è un'esagerazione) dalla visione della 11.
Seriamente, mi sento un tantino provata...
ma signori, che puntata!
L'ho adorata, è stata di un'intensità mai vista, stavo praticamente con la testa nello schermo, altro che "coinvolgimento dello spettatore"
*fiuuuu* (respirone da scampata fine del mondo)Dunque, cerco di riorganizzare un attimino le idee alla luce anche del post di Val.
E' proprio vero che questa puntata è stata il giro di boa, adesso tutte le maschere sono cadute ed ogni personaggio ha assunto il ruolo che - con tutta probabilità - sarà quello definitivo, nella scacchiera di questo gioco.
Partiamo da chi, almeno moralmente, ne esce sconfitto... anzi, di più, umiliato.
Wook, povero, miserabile perdente.Non tanto perché alla fine decide di proteggere la propria famiglia - questo, Val, al limite potrei anche capirlo - ma perché, in fondo in fondo, si è accorto della realtà vera, quella che gli viene sbattuta in faccia, senza troppa cortesia, dalla sorella. Cioè che...
in realtà lui vuole il trono, più di tutto.
Non è vero che avrebbe potuto rinunciare, non è mai stato vero che non nutrisse interesse. Si era solo vestito dei panni del rinunciatario, del saggio e dell'accorto che conosce il limite entro il quale deve vivere, ciò che non deve osare fare. Ma non per questo il suo desiderio è inferiore a quello, per esempio, del terzo principe Yu. Solo che quest'ultimo ha almeno la buona creanza di non fingersi agnello, quando in realtà è un lupo.
Un personaggio senza dignità, senza onestà, neanche verso se stesso. Incapace di amare sinceramente qualcun altro più di sé. Pensiamo alla defunta moglie, non è diverso rispetto alla situazione con Soo Hae: Wook è una persona in grado di prendere, di succhiare via dagli altri amore e affetto, senza riuscire a ricambiarlo mai, se non per forma.
CHE TRISTEZZA.E arriviamo al personaggio che probabilmente tutte apprezzavamo, ma che forse non ci saremmo mai aspettate essere di tanta e tale profondità.
La concubina reale Oh.Il suo gesto, il suo coraggio, il suo amore mostrano la forza di una donna all'aspetto fragile e logorata dalle molte sofferenze.
In barba agli uomini che parlano senza agire, lei è in grado di sacrificare tutto, per ciò che ama.
Lo ha fatto in passato per l'uomo della sua vita, lo fa adesso, per la figlia che non ha mai avuto.
Non c'è cedimento nella sua volontà, perché non ce n'è nel suo amore, semplicemente.
Mi sono commossa, non mi vergogno ad ammetterlo
Ultimissime due menzioni speciali.
IU a me in questa puntata è piaciuta, non che l'abbia mai trovata inguardabile - come leggo essere considerata sul web e sopratutto in Corea - ma diciamo che nelle altre puntate è stata da sufficienza, senza infamia e senza lode. Qui mi è piaciuta, direi. Si vede che non è un'attrice esperta né di "prima professione", diciamo, però secondo me se l'è cavata, alla prova più impegnativa. Poi chiaro, esistono attrici che avrebbero reso il ruolo ancora più tridimensionale... però io mi accontento!
E lui.
Sì, l'uomo in total-black forever (e così lo vogliamo ora e per sempre),
il quarto principe So.
Santo cielo, Lee Jun Ki.
Vorrei valutare distintamente l'attore e il personaggio, ma non ce la faccio... ormai sono fusi in un'unica entità perché troppo grande è la bravura di Jun Ki, che non sembra neanche recitare, e troppo sfaccettato e adorabile è il personaggio del principe.
La scena finale di cui hai messo l'immagine, Val... è incommentabile per la sua forza.
CITAZIONE (Valinor1000 @ 29/9/2016, 00:57)
Finalmente vediamo Wang So salire in cattedra, che uomo! Per Hae Soo lui c'è sempre e comunque, non importa il rischio, tutto il resto passa in secondo piano. Non si può chiedere di più, ha davvero fatto l'impossibile, e quando non ha potuto fare di più, c'è stato comunque, vicino, col suo silenzio più importante delle parole. Qualcuno a cui aggrapparsi nella notte più nera, una certezza.
Una scena splendida, che sa toccarti il cuore. Quando Wang So non ha potuto fare altro per lenire lo strazio di Hae Soo è semplicemente rimasto con lei, a proteggerla - dalla pioggia e non - senza bisogno di parole, solo la presenza. D'altronde cosa poteva dirle? "Mi dispiace che tu abbia dovuto vedere quanto può essere miserabile la vita'"? Non c'era bisogno di dirlo, Hae Soo lo sapeva ormai. Ma lui c'è, senza mai tirarsi indietro.
Ecco, parole sante.
E in tutto ciò, fatemelo dire, regna sovrana la bellezza di quest'uomo... senza fiato.
O da fiato sul collo, Ele!
Morirò nell'attesa della 12 e della 13!