si parte dall'infanzia di Soo Hyun, già orfano di padre (agente del NIS in missione in Thailandia) che vede uccidere, ad opera del cartello thailandese, la madre sotto i suoi stessi occhi... da qui viene adottato da un altro agente che lo porta con sè in Corea e lo cresce insieme all'altro figlio, fino a diventare egli stesso agente del NIS.
E fin qui nulla da dichiarare
Il problema nasce quando, durante una missione, il ragazzo incontra l'assassino della madre, che riconosce dal tatuaggio sul polso e tenta di farsi giustizia da sè, con conseguente espulsione dell'agenzia.
Inizia così il calvario di Soo Hyun che decide di trovare quell'uomo e dedicare la sua esistenza alla vendetta.
Devo dire che la prima cosa che colpisce in questo drama è la bravura eccezionale di
Jun Ki... che fosse un grande attore lo sapevo, avendo avuto modo di apprezzarlo in
The King and The Clown, ma qui si è davvero superato! è stato in grado di trasmettere ogni emozione in maniera diretta e per nulla artificiosa... non nego che in alcuni momenti ho provato vere e proprie fitte allo stomaco, tanto fosse coinvolgente...
tra l'altro, il personaggio di Soo Hyun/Kay non è affatto facile: un ragazzo taciturno che per ottenere la sua vendetta, su richiesta di quell'essere spregevole a capo del NIS, si finge morto per infiltrarsi all'interno delCheongbang.
Sfortuna (o fortuna?) vuole che in un incidente perda la memoria, riuscendo con successo nella sua impresa, ovvero arrivando a diventare uomo di fiducia dell'attuale boss.
Senza dilungarmi sulla trama, che tanto chi legge conoscerà benissimo, altrimenti eviterebbe come la peste gli spoiler
posso solo dire che la forza di questo drama sta nella caratterizzazione dei vari personaggi e la non facile classificazione degli stessi...
infatti, citanto il significato del titolo, i personaggi principali restano sempre sospesi in quella sorta di crepuscolo in cui non è facile stabilire se si ha di fronte "un cane che hai accudito o un lupo pronto a sbranarti"...
Lee Soo Hyun, un ragazzo onesto e cresciuto con amore dalla famiglia adottiva, tira fuori il peggio di sè quando è accecato dalla vendetta, arrivando a sparare alle spalle a un uomo disarmato (pur trattandosi di un criminale); oppure, quando perde la memoria, scaltro a difendere gli interessi del suo padrone e arrivando ad essere colpevole inconsapevole, della morte del padre adottivo;
Kang Ming Gi, da sciocco ragazzetto viziato, che diventa egli stesso accecato dalla vendetta verso il responsabile della morte del padre, quel Kay che lui ignora essere il fratellastro;
Byun Dong Suk, un ometto inizialmente disgustoso e approfittatore, disposto a vendere anche la madre per denaro, che si sacrifica per espiare il suo debito verso Soo Hyun;
Mao Liwarat, il personaggio più interessante, insieme a Soo Hyun: un uomo che ha fatto di tutto per scalare posizioni all'interno del Cheongbang, ma che ha perso la sola cosa a cui tenesse davvero, sua figlia; un boss che mostra una fiducia incondizionata verso un giovane che più volte gli salva la vita e che ama come un figlio.