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Veratre
view post Posted on 22/6/2018, 12:28 by: Veratre     Like   Dislike
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Finito!!!

Ieri sera, al termine della visione, ero in preda ad un subbuglio di emozioni, e non me la sono sentita di scrivere un commento così a caldo... ma, a ben vedere, la notte non è stata capace di placare il mio animo trepidante d'amore per questo piccolo capolavoro :wub:

Non sto qui a sciorinarvi la solita pappardella sul drama giusto al momento giusto, sull'importanza dell'alternare visioni coreane a visioni giapponesi, fatto sta che dopo anni di onorata carriera doramistica, sono infine giunta ad una conclusione: un drama giapponese - molto spesso - ne vale quattro o cinque coreani... con le dovute eccezioni, bene inteso.

Come si può altrimenti spiegare la capacità, tutta nipponica, di toccare il cuore, di coinvolgere ogni sentimento umano, di smuovere ciò che abbiamo nel profondo, pur non ricorrendo mai al sorprendente, all'assurdo, ai paradossi e alle emozioni "gridate"? Com'è possibile che con il loro minimalismo semantico - dialoghi asciutti, brevi, praticamente mai sopra le righe - riescano a farti versare copiose lacrime ininterrottamente dalle 21:35 alle 00:45??? (storia vera, non facciamo nomi :shifty: )

Tenno no ryoriban è pura essenza giapponese.
I protagonisti di questa storia sono espressione di un modo di sentire, di vivere e di percepire ciò che ci circonda, profondamente radicato nella cultura nipponica.
Con tutte le diversità che la distinguono da quella a noi più familiare.
Eppure, senza bisogno di interpretazioni, nel linguaggio universale delle emozioni, comprendiamo la vita di Akiyama Tokuzo e la viviamo con lui: uno sviluppo temporale lungo un'intera esistenza umana.
Perché questo drama è, a tutti gli effetti, un romanzo di formazione e noi, da spettatori privilegiati, assistiamo alla maturazione di Tokuzo, all'approdo all'età adulta, nonché alla battaglia per raggiungere i propri sogni.
Ogni scelta, ogni decisione presa, la vediamo nascere, svilupparsi dalla sua fase embrionale fino al suo coronamento o al suo fallimento.
Questa strada tortuosa, lunga ottant'anni, è punteggiata di personaggi unici, irripetibili ed ancorata ad una realtà storica fortemente presente e mostrata con immagini originali d'epoca, che contribuiscono a renderla parte integrante del racconto, perché da essa la narrazione non può prescindere.

Mi ha sorpreso la forza dirompente di questo drama, di questo "petit chef", ho ammirato il coraggio delle sue scelte (che non ho mai ritenuto egoiste) e mi sono innamorata della sua capacità di dedicare tutta la vita alla realizzazione di un sogno e al compimento di una promessa. Oggi non è facile vedere una simile determinazione negli occhi di qualcuno e ho provato una punta di invidia per quella fermezza... avrei voluto farla mia.

E se Tozuko è l'espressione di tutto questo, chi gli è accanto, chi realmente vive con lui questa storia, ne è il fondamento stesso.
Faccio fatica a citare tutti i personaggi imprescindibili di questa storia, ma senz'altro menzione speciale la meritano Shutaro, Toshiko, Shintaro e Usami-san.
Non voglio entrare nel merito del loro contributo a quest'avventura, perché ognuno di loro va scoperto e amato ad ogni fotogramma, ad ogni anno che passa e ad ogni sussulto di una storia che si svolge nelle pieghe di un tempo passato, ma poi non così lontano. Di una storia trascorsa, eppure così attuale.

E' ineluttabile, lo amerete.

Voto: 9

Edited by Veratre - 5/7/2018, 20:25
 
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