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E se all'inizio fa di tutto per evitare di essere coinvolto con i loro destini, ad un certo punto finisce per cercare di intervenire e salvare le persone che sa stanno per morire.
Ma come tutte le storie insegnano, se una persona è destinata a morire, salvarla significa solo posticipare una cosa che sarebbe dovuta succedere.

Ovviamente ci sono. Per ogni persona salvata, al protagonista viene tolto qualcosa. Soffre un dolore fisico che probabilmente lo mette a rischio di sacrificare la sua vita in cambio di quella che ha salvato.

posso dire di aver avuto un momento in cui ho intuito che anche Aoi potesse avere a sua volta "l'occhio": quando l'ho vista piangere nel letto ho pensato che molto probabilmente aveva intuito che qualcosa di brutto stava per accadere. Poi ho ricollegato la scena dei due bambini visti all'inizio e mi è venuto il sospetto che lei fosse la piccolina salvata.

Scontato dire che mi sono commossa tantissimo per il sacrificio e per il momento finale in cui i due cercano di evitarsi reciprocamente di morire. Sentire i pensieri di Aoi è stato molto toccante e avrei tanto voluto ci fosse il modo per evitare ad ebtrambi tutto quel dolore, però è stato anche bello vedere che si sono vissuti il tempo insieme, fatti dei loro piccoli momenti... piccoli ma significativi.

Quando ho inziato il film, non mi aspettavo una storia così, pensavo si trattasse di una commedia romantica un po' fantastica e mi ha lasciato con un vuoto e una tristezza assurde... ma devo ammettere che, superata la botta iniziale, mi ha lasciato anche un senso di speranza e fiducia nel prossimo. Se qualcuno è ancora disposto a sacrificarsi per gli altri, allora c'è davvero speranza in un mondo di dolore.