Here I am, gente!
Eccomi qui a commentare questo drama a qualche giorno dalla fine della
forsennata visione!
Già da questa brevissima premessa immagino si intuisca, tra le righe, che il drama mi piacque.
Ebbene sì, non sono solita
come qualcuno di mia conoscenza, non facciamo nomi maratonare drama discutibili
o da cui non sia più che coinvolta, quindi sì, averlo visto in due giorni (che poi si riducono a due serate), è indice, da parte mia, di massimo gradimento!
Innanzitutto c'è da dire che ero in piena astinenza da drama nipponici. Ma non fraintendetemi, non è che questo abbia spostato positivamente, ma non oggettivamente, il mio giudizio in merito: Piece ha fatto tutto da solo e può vantare pregi che lo rendono assolutamente meritevole di appassionata visione.
Quali? E' presto detto:
1) una trama ben strutturata che si sviluppa "a salti" tra presente e un passato non molto lontano
(la vicenda inizia tre anni prima del presente narrativo): nonostante questo duplice andamento,
la storia si segue con facilità e si svela poco alla volta, coinvolgendo lo spettatore sin dalle prime battute. Non solo gli eventi, ma anche i personaggi, i "pezzi" di questo intricato puzzle, vengono mostrati con sapienza, rendendo difficile azzardare ipotesi su ciò che sta per succedere
a meno di non spararle tutte random!
Questo fa sì che i momenti "morti" siano praticamente inesistenti e il ritmo veramente incalzante, elemento aiutato di certo anche dalla brevità delle puntate (fatta eccezione per la prima di 50 minuti, le successive si "consumano" in una ventina di minuti...
NdV: rapide e indolori, Corea, impara!!!).
2) un'approfondita analisi dei personaggi principali per quanto la sopracitata brevità consenta di farlo.
Suga e Narumi non sono personaggi bidimensionali (come diciamocelo, spesso accade ai personaggi nati da trasposizioni di manga) ma fortemente caratterizzati.
Suga è indifferente al prossimo, fredda, quasi apatica e solo Narumi sembra in grado di scuoterla nel profondo, di essere quella goccia che infrange l'immobilità di una superficie d'acqua ferma. E d'altro canto, la particolare richiesta che la madre di Origuchi le fa, ha il merito di replicare quella goccia versata da Narumi e di creare una serie di onde concentriche, che risveglieranno Suga, generando la sua personale rivoluzione interna! Insomma,
un personaggio che si evolve: una causa e il suo effetto. Non è uno sviluppo banale, in questi tempi di drama alla Faith.
Narumi è invece l'enigma, il mistero, la contraddizione e l'eccesso. Capace di distribuire attenzioni all'intero genere femminile giapponese, ma di non dare a nessuno il proprio amore. Per certi versi è simile a Suga: niente lo tocca veramente e lui stesso erige una barriera tra sé e gli altri, non permettendo a nessuno di valicarla. Però
Narumi è allo stesso tempo un personaggio tormentato, quasi "instabile", che ha alle spalle un'infanzia molto diversa da quella di tutti i suoi coetanei.
E' proprio questa percepita diversità, che attira magneticamente Suga a Narumi, generando un rapporto più complesso di quello che viene inizialmente mostrato.
3) un sapiente uso dei "chiaroscuri": Piece non è la celebrazione dell'amore con la "A" maiuscola. Anzi, lo mostra come sentimento imperfetto innumerevoli volte. Lo mostra nella sua fragilità, nella ricerca del coraggio necessario per viverlo - e nel suo opposto, la codardia - lo mostra anche nella sua intensità e nella sua sfaccettatura più morbosa.
Non è neanche una celebrazione dell'amicizia a tutti i costi, sempre e comunque. Anche in questo caso è un sentimento che viene dipinto con diverse sfumature di grigio, più che per contrasto. Un sentimento fallace, che si impara a coltivare e a valutare sbagliando ripetutamente lungo il percorso.
Insomma, il riflesso di questi sentimenti sul drama è quanto mai realistico e per nulla idealizzato/romanzato.
4) dulcis in fundo,
una colonna sonora con i fuochi d'artificio: non sto scherzando, qui più che mai la musica la fa da padrona, sembra una "presenza" quasi tangibile, un personaggio che si aggiunge a quelli in carne ed ossa. Non solo sottolinea stati d'animo ed enfatizza momenti topici, MA cattura lo spettatore trascinandolo nella scena in maniera ineluttabile!
Necessariamente da reperire: non solo la opening e la ending, rispettivamente
Missing Piece e
Mizu No Kaerubasho, entrambe di Nakayama Yuma, ovvero l'interprete di Narumi, ma anche e
sopratutto le tre meravigliose canzoni dei
MatchBox Twenty:
- I will
- Parade
- OverjoyedUna più bella dell'altra, costituiscono il vero valore aggiunto!
In sintesi,
VEDETELO. Voto
8.
Edited by Veratre - 15/2/2013, 15:14