Bakavisione n°20Nonostante la trama non mi attirasse più di tanto, aspettavo il rilascio di questo film con trepidazione, questo perché ne avevo sentito parlare molto bene, quindi era determinata a farmene un'idea mia.
Dopo averlo finalmente visto, poso dire che l'idea che avevo io di Sea Fog era totalmente errata, non mi aspettavo minimamente di vedere ciò che ho visto!
Ad essere sincera la prima parte l'ho trovata un po' lentina, una volta imbarcati i clandestini però la storia ha iniziato a coinvolgermi; tuttavia, se dicessi che è questa la parte che più mi ha colpito mentirei
ovviamente le dinamiche scatenate dall'entrata in scena dei clandestini sono estremamente interessanti, però la cosa che più mi ha colpito è vedere l'equipaggio perdere gradualmente la propria umanità... se all'inizio i membri si dimostrato (chi più chi meno) compassionevoli, a poco a poco, complice la situazione tragica in cui si ritrovano, ognuno di loro diventa una bestia.
Ecco, è questo l'aspetto di questo film che più mi ha colpito, ho trovato allucinante l'imbarbarimento totale di tutti i personaggi, soprattutto perché, anche ora, non posso non pensare che, per quanto il cambiamento sia stato esasperato, è comunque un cambiamento non così irrealistico come si possa pensare... è la cattiveria insita nell'animo umano che fa male vedere.
Inutile dire che per me i personaggi più incisivi sono stati il Capitano e Dong Shik
all'inizio sentivo una certa ammirazione per il Capitano, in particolare per la sua determinazione nel non voler arrendersi alla dura realtà, credevo che il suo intento fosse proteggere il suo equipaggio, tanto che fino ad un certo punto ho giustificato ogni sua barbara azione... poi però ho capito che la sua era solo un'ossessione, peraltro legata solo all'imbarcazione e non certo al suo equipaggio, e allora sono rimasta di ghiaccio per cotanta follia.
Dong Shik è l'unico che, seppure in una situazione allucinante, ha conservato fino all'ultimo la sua umanità, tant'è che, secondo me, il suo proteggere fino alle estreme conseguenze Hong Mae era più che altro un disperato tentativo di non farsi travolgere dalla follia dilagante su quella barca.
Straordinariamente bella la scena in cui
Dong Shik e Hong Mae fanno l'amore: lo stare insieme non è legato al soddisfacimento di un semplice desiderio fisico, ma all'esigenza di sentirsi vicini in un momento così allucinante, così da sfuggire all'orrore.
Il finale
è molto triste: vedere Dong Shik così segnato da ciò che ha vissuto, vederlo così alienato dalla realtà, mi ha fatto male; la cosa che più mi ha colpito però è stato lo sguardo che scambia con la bambina che, evidentemente, è sua figlia... lo smarrimento e la rassegnazione che ho letto in quello sguardo mi fanno tutt'ora compagni!
In conclusione, a me questo film è piaciuto molto, tanto che ne consiglio senza ombra di dubbio la visione!
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