Fuga dal Campo 14, Harden Blaine

Fuga dal Campo 14



Casa Editrice: Codice Edizioni

Pagine: 290

Anno: 2014

Trama:
Shin Dong-hyuk è l'unico uomo nato in un campo di prigionia della Corea del Nord ad essere riuscito a scappare. La sua fuga e il libro che la racconta sono diventati un caso internazionale, che ha convinto le Nazioni Unite a costituire una commissione d'indagine sui campi di prigionia nordcoreani. Il Campo 14 è grande quanto Los Angeles, ed è visibile su Google Maps: eppure resta invisibile agli occhi del mondo. Il crimine che Shin ha commesso è avere uno zio che negli anni cinquanta fuggì in Corea del Sud; nasce quindi nel 1982 dietro il filo spinato del campo, dove la sua famiglia è stata rinchiusa da decenni. Non sa che esiste il mondo esterno, ed è a tutti gli effetti uno schiavo. Solo a ventitré anni riuscirà a fuggire, grazie all'aiuto di un compagno che tenterà la fuga con lui, e ad arrivare a piedi e con vestiti di fortuna in Cina, e da lì in America.

Anche io devo assolutamente prenderlo... solo che ho una pila di libri già comprati che mi fanno sentire costantemente in colpa... aish! Finirò qualcuno di quelli e poi sarà mio, senza dubbio!

Sto finendo la trilogia di Educazione Siberiana, sono a Il respiro del buio, che è l'ultimo e poi ho in ballo la tetralogia di Mishima, di cui ho letto però solo il primo, Neve di primavera. Poi avrei Nel segno della pecora di Murakami... e basta mi pare! Che detta così pare poca roba, ma ultimamente leggo veramente pochissimo ;______;

Chi più, chi meno sa del regime totalitario della Corea del Nord. Sono usciti diversi articoli e anche diversi saggi. Dei campi di concentramento - di cui più volte è stata negata l'esistenza, anche da un simpaticissimo senatore italiano - si sa meno... l'autore spesso parte dagli episodi accaduti al protagonista per spiegare più in generale della realtà quotidiana in Corea del Nord.
E' un libro che fa sicuramente riflettere. Mi ha commossa moltissimo in alcune parti, in altre sono rimasta sconcertata.