| BORN HATER - EPIK HIGH ft. Verbal Jint, Beenzino, MINO, Bobby, BI
La release di oggi non ha precedenti tra i nostri progetti extra: per la sua complessità di significati, per la sua mole di collaborazioni straordinarie, necessita un post di presentazione altrettanto eccezionale, fuori norma. Ma cominciamo dalle basi: gli Epik High sono un trio rap/hip-hop che da qualche anno ha impreziosito le fila della YG Entertainment; leader degli Epik High è "il poeta" Tablo, completano il gruppo DJ Tukutz e Mithra Jin.
Born hater è la pre-release estratta dall'8° studio album, Shoebox (22 ottobre '14) e, come dicevamo, vanta una serie di featuring che la rendono praticamente unica: restando in casa YG, hanno collaborato i rapper Minho (Winner), Bobby e BI (iKON), ai quali si sono aggiunti un rapper di "prima generazione", Verbal Jint, ed uno di "seconda generazione", Beenzino, apportando, se possibile, ulteriore prestigio e lustro al progetto; basti pensare che il video, lo stesso che vi proponiamo noi oggi, girato nell'inusuale formato di 9:16, ha raggiunto un milione di visualizzazioni in sole ventiquattro ore. A questo punto viene spontaneo aspettarsi un MV eccezionale, mai visto prima... in un certo senso è così, ma se considerate che è interamente girato in un cubicolo di un bagno... be', il milione di click e like deve essere stato stato scaturito da qualcos'altro. E infatti così è: Born Hater è una release memorabile per testi e contenuti. Gli otto rapper affrontano infatti l'ostico e delicato tema degli "haters" o "anti-fan" che non hanno niente di meglio da fare che attaccare indiscriminatamente gli artisti che non sono di loro gradimento. E' quindi ovviamente un testo carico di insofferenza verso l'odio e la negatività ricevuti, articolato secondo le personalissime prospettive di ognuno dei rapper e condito con complicati giochi di parole, ironia e lessico poco galante, ma assolutamente giustificato (il che non ha però impedito ai "moralizzatori" di bollare Born hater come 19+, cioè adatta solo ad un pubblico maturo).
E questo è il quadro generale. Urge però approfondire - per tutti coloro che poco conoscono il background di questi artisti e del panorama musicale coreano - alcuni aspetti, e per farlo "zoomeremo", analizzando la parte di ogni rapper (in ordine di apparizione), ad ognuno dei quali, secondo un'accreditata interpretazione, è stato assegnato un peccato capitale.
DJ Tukutz, l'accidia. DJ Tukutz è il dj del gruppo, colui che mixa le basi, le adatta, le crea (non fa eccezione quella di Born Hater) ed è perciò fondamentale per gli Epik High. Gli haters però non la pensano così: il fatto che non canti lo rende "superfluo", tanto da non farlo quasi considerare, dai più, come il terzo membro del gruppo. La sua replica è eccezionalmente ironica: in Born Hater si limita a non fare nulla, a stare costretto in un angolo del bagno a "giocare" con il suo mixer.
Tablo, la superbia. La prima cosa da dire, è che Tablo vanta un anti-fandom ufficiale, i TaJinYo (citati espicitamente nel testo), che da anni ormai hanno a che ridire sulla sua educazione scolastica, sulla sua famiglia e sulla sua intera carriera. Forse saprete che, anni fa, Tablo entrò in una profonda depressione per questo (si vociferò addirittura di un tentato suicidio) e per il fatto che altri, all'estremo opposto, lo consideravano, e lo considerano tutt'ora, un genio assoluto: la pressione mediatica sul rapper è sempre stata altissima e Tablo ha dovuto imparare, a sue spese, a gestirla. Oggi è un orgoglioso artista (oltre che padre affettuoso e marito devoto) e il suo atteggiamento verso gli haters, qui metaforicamente rappresentati come scarafaggi, è radicalmente cambiato: Tablo si mostra finalmente molto più sicuro di sé e dei propri mezzi.
Beenzino, l'invidia. Nel caso di Beenzino, gli haters attribuiscono il successo unicamente al suo aspetto: cosiderato un bell'uomo, i suoi oppositori sono i principali detrattori del suo talento come rapper, di cui, onestamente, Beenzino ci pare tutt'altro che privo. E così nell'MV si circonda di donne, provoca apertamente i suoi haters asserendo che ha solo auto straniere e frequenta solo top model... chi non va a pesca di reggiseno nel water di casa, in fondo?
Verbal Jint, la lussuria. Verbal Jint è famoso per essere un rapper "di cultura": si è infatti laureato in legge all'università di Seul; ma mentre sullo sfondo del suo cubicolo troneggiano enciclopedie e pesanti codici legislativi, lui sfoglia sfrontatamente riviste porno (in risposta a chi specula sulle sue preferenze sessuali) e istruisce i giovani puri ed innocenti, qui impersonati dalla figura di BI. Verbal parla poi di tre tipi di haters, lasciando veramente poco spazio al dubbio su chi siano i bersagli del suo rap.
Mithra Jin, la gola. Considerato da molti un rapper di serie B, nonostante il manifesto talento, Mithra è spesso stato al centro delle critiche per la sua forma fisica altalenante e per il suo palese amore per il cibo. A questo si sono sempre aggiunti i commenti malevoli di coloro che ritengono che sia arrivato al successo solo grazie a Tablo; in virtù di questo è stata girata la scena in cui Mithra appare solo come una sagoma d'ombra alle spalle di un sorridente ed ironico Tablo.
Minho, l'ira. Prima del suo training alla YG e del suo debutto con i Winner, Minho ha fatto parte della formazione embrionale dei Block B e di un gruppo R&B (i BoM), senza mai raggiungere il successo; ancor prima, era uno dei protagonisti della scena rap underground di Seul (insieme a Zico dei Block B). E' quindi del tutto giustificata la rabbia nei confronti di chi lo guidica un "privilegiato", uno che ha sfondato solo grazie alla forte Compagnia che lo sostiene. A questo si aggiunge la polemica sulla presunta appartenenza di Minho, ai tempi del liceo, ad una gang (il rimando è presente nella scena di bullismo e minacce a scapito di BI).
Bobby, l'avidità. Bobby ha sempre dichiarato di voler raggiungere il successo anche per avere i soldi necessari per comprare una casa in Corea alla madre, che attualmente vive negli Stati Uniti, senza immaginare che questo innocente desiderio - associato alla partecipazione e alla vittoria del programma Show me the money 3 - sarebbe stato usato come arma contro di lui dagli haters, che istantanei si sono levati dopo la suddetta vittoria, accusandolo di essere un idol e non un rapper vero e proprio e di aver trionfato, anche in questo caso, solo grazie al "peso" della YG. Bobby è quindi circondato da soldi, rigorosamente dollari americani, da accessori costosi e trofei che simboleggiano il suo presunto attaccamento a beni materiali, il tutto mentre legge un libro ironicamente intitolato "Do-duk", soprannome dei rapper Dok2 e The Quiett che lo hanno sostenuto durante SMTM3.
BI, l'innocenza. BI indossa una tuta da lavoro bianca e ha sia il simbolico compito di "pulire" il marcio lasciato dai sette colleghi, e per questo compare in ogni cubicolo, sia quello di portatore di una morale: "Così prorio non va" ("That's no no", celebre frase di Masta Wu, artista storico della YG). Ma c'è molto di più: BI muove una direttissima critica a tutti quegli idol fatti in serie, tutti uguali. A lui si deve inoltre, insieme a DJ Tukutz, la splendida base di Born Hater.
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Dopo questa lunga, ma necessaria digressione, possiamo tirare le fila del discorso: Born Hater è una canzone che ha il merito di sintetizzare forti individualità, satira, ironia e stili profondamente differenti in un unico brano che si presenta fluido, con sonorità nuove ma che traggono le radici dalla "vecchia scuola" e che per questo incanta e stupisce ad ogni ascolto. Non potete non diventarne dipendenti, sinceramente, Veratre e Dream girl.
Credits Traduzione: Veratre Karaoke: Dream girl Upload: Dream girl & Noraya-chan Edited by Veratre - 28/4/2019, 12:16
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