Clip dal 1° episodio (no spoiler)VideoCOMMENTOCAPOLAVORO ASSOLUTO.
Questa è una miniserie che dovrebbe essere vista da tutti.
Non è facile, nè rilassante, ma è davvero fedele a ciò che accadde allora, fin nei minimi dettagli, e se qualche piccolo particolare è stato modificato, è accaduto solo per ragioni tecniche.
Infatti il personaggio della scienziata russa Ulana Khomyuk non è realmente esistito, ma racchiude in sè diversi reali scienziati che aiutarono a capire cosa fosse successo, e che sarebbe stato impossibile inserire singolarmente perchè troppi in una serie di soli 5 episodi, ma ciò che dice e fa è vero.
Valerij Legasov, vicedirettore dell'istituto dell'energia atomica Kurchatov, è il protagonista (interpretato da un magistrale Jared Harris, già apprezzato in The Terror).
Dai nastri registrati dal vero Legasov - recuperati dopo il suo suicidio avvenuto a 2 anni dall'incidente - è partita la scoperta della realtà dei fatti, prima taciuta e poi ridimensionata al mondo fino a quel momento dai Sovietici.
Gli dobbiamo tanto, ha sacrificato tutto perchè si sapesse la Verità.
Chernobyl è un pugno nello stomaco, lucido e spietato resoconto della realtà, mentre lo guardi non hai la consolazione di pensare che è finzione, perchè racconta fatti veri, parla di gente vera, e fa riflettere, tanto.
So che non è facile seguirla, ma tranne in pochi casi (qualche scena più cruda nel 3° episodio, dove si vedono brevemente i devastanti effetti delle radiazioni sul corpo umano, ma è meno di un quarto d'ora su oltre 5 ore) la regia perfetta non indugia nel mostrare lo sfacelo, è delicata per quanto possibile, intensa, minimale, dai colori lividi, asciutta e precisa.
La miniserie non dà giudizi, non ha bisogno di farlo, mostra/fa capire cosa accadde e lascia al pubblico il giudizio morale, espone fatti, situazioni, persone, con una classe rara da trovare.
La tensione non ti lascia mai dal primo all'ultimo minuto, non tanto per ciò che mostra, ma per quello che non mostra, e ti commuove, ti fa arrabbiare, ti illumina su una storia che un pò tutti conoscevamo, ma in realtà non conoscevamo fino in fondo.
Io l'ho vissuto quel periodo, avevo 18 anni, e ricordo soprattutto la paura delle radiazioni, la confusione delle notizie spesso contraddittorie (non c'era internet nè niente del genere), l'incertezza, la speranza.
Perchè se è vero che ci furono menzogne, vigliaccherie, sottovalutazioni, silenzi, è anche vero che decine e decine di persone sacrificarono la propria vita per evitare che il disastro diventasse irreversibile, che avvenisse una seconda esplosione ancor più devastante tale da rendere l'Europa un deserto di morte.
Sì, questo abbiamo rischiato. Per davvero.
Vedete Chernobyl, vale la pena, fatelo coi vostri tempi (magari chiudendo gli occhi su certe scene), perchè è un grande insegnamento su cosa l'Uomo possa fare di mostruoso e di meraviglioso.
@Fan ottima scelta!
Chernobyl non è una visione facile o rilassante, ma è davvero una miniserie splendida, sia per la realizzazione (molto fedele alla storia reale, persino gli attori scelti somigliano tanto alle vere persone), sia per i significati e gli insegnamenti che dà.
Siamo stati estremamente fortunati quel giorno, senza saperlo abbiamo rischiato tutti la vita, se quelle sante persone che tornarono nel reattore per evitare ulteriori esplosioni non l'avessero fatto, oggi l'Europa sarebbe un deserto.
E lo sapevano, si mossero su base volontaria, sapevano che sarebbero morti in modo tremendo, un sacrificio che forse noi Occidentali presuntuosi non avremmo fatto.
Buona Visione, poi commenta!
Edited by Sakiyu - 9/4/2020, 11:18